Le linee guida su terre e rocce da scavo, alla luce delle recenti semplificazioni normative

L’Arpa Lombardia ha pubblicato un documento contenente le linee guida sulla gestione di terre e rocce da scavo alla luce della Legge 9 agosto 2013 n. 98 (Legge de Fare).
Il documento fornisce utili indicazioni operative per la gestione delle “terre e rocce da scavo” e dei “materiali da scavo” alla luce delle modifiche introdotte in materia dall’art. 41 comma 2 e dall’art. 41 bis del decreto legge n. 69/2013, così come modificato dalla legge di conversione n. 98 del 2013.

La pubblicazione chiarisce che l’articolo 41 comma 2 della Legge del Fare prevede che il D.M.161/2012 (Regolamento su terre e rocce da scavo) vada applicato solo alle terre e rocce da scavo che provengono da attività oppure opere soggette a VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) o AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale).

Pertanto, le attività non soggette a VIA e/o AIA non devono sottostare al D.M. 161/2012; quindi, in questi casi, i materiali di scavo vanno considerati come sottoprodotti e non rifiuti.

Tuttavia, come previsto dall’art. 41-bis, il produttore deve dimostrare che sono soddisfatte alcune condizioni attraverso una dichiarazione che consenta di verificare il rispetto delle condizioni previste dalla norma e più precisamente:

  • quantità e qualità dei materiali da scavo destinati all’utilizzo;
  • sito di produzione, di deposito e di utilizzo
  • provvedimenti, titoli in possesso del destinatario per l’utilizzo dei materiali di scavo
  • tempi previsti per l’utilizzo.

Al fine di uniformare le modalità ed i contenuti della suddetta dichiarazione, Arpa Lombardia ha predisposto un modello di Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà da compilare per rispondere alle richieste normative.

 Fonte: Biblus-net

Arpa Lombardia Linee Guida TERRE e ROCCE